LETTERA DI MARCELO VILLARROEL IN SOLIDARIETA’ AD ALFREDO COSPITO

Parole del compagno Marcelo Villarroel:

Dal Cile all’Italia

Un forte grido di komplicità insurrezionale per Alfredo Cóspito!!!

Alfredo Cóspito è un compagno anarchico torinese incarcerato dal settembre 2012 dopo la gambizzazione  di Roberto Adinolfi (il 7 maggio), direttore esecutivo dell’azienda nucleare italiana Ansaldo Nucleare, atto rivendicato dalla cellula “Olga” della Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale per il quale è stato condannato a 10 anni e 8 mesi.

È stato inoltre condannato a 20 anni (primo grado), per l’attentato esplosivo alla scuola allievi carabinieri di Fossano (Cuneo) del 2 giugno 2006, rivendicato dalla Rivolta Anonima Tremenda – Federazione Anarchica Informale, che provocò la risposta dello Stato attraverso l’operazione “Scripta Manent”.

Alfredo è un compagno anarchico attivo da decenni. Sempre coerente con la sua progettualità antiautoritaria, ha portato avanti diverse iniziative antagoniste che, nonostante sia in carcere da più di 10 anni, lo Stato fascista italiano non gli ha perdonato.

Nel maggio di quest’anno è stato trasferito nel carcere di Bancali, in Sardegna, dove è stato rinchiuso in regime di 41 bis, l’isolamento estremo.

Questo regime carcerario è stato la risposta dello Stato italiano nel 1992 alla crescente violenza della mafia.

Successivamente, anche i prigionieri politici delle Brigate Rosse sono stati incarcerati sotto lo stesso regime.

Oggi Alfredo è il primo anarchico sottoposto a questo sistema malato di isolamento.

Per intenderci, in Italia un detenuto può morire a causa del 41-bis, isolato in un regime penitenziario speciale che, tra le altre restrizioni, consiste in un isolamento di 22 ore al giorno; l’incontro una volta al mese con un familiare per un tempo massimo di un’ora e attraverso un vetro; il divieto di ricevere libri e “qualsiasi altro tipo di documenti” dall’esterno; e una stretta limitazione dei rapporti con gli altri detenuti.

Attualmente Alfredo è in sciopero della fame da più di un mese, esponendo la sua vita e utilizzando l’unica arma possibile: il suo corpo.

Anche i compagni Juan Sorroche nel carcere di Terni, Anna Beniamino a Rebbibia e Ivan Alocco a M.de A. Villepinte in Francia sono in sciopero della fame in solidarietà attiva con il compagno e con la sua pressante richiesta di uscire da questo regime malato di punizione e isolamento.

Da una lunga prigionia di quasi 15 anni in un territorio occupato abusivamente dallo Stato cileno, lancio un forte appello a raddoppiare la solidarietà combattiva e complice con Alfredo utilizzando tutti gli strumenti possibili e immaginabili in tutti i territori in cui la coscienza anarchica e sovversiva antiautoritaria si esprime in molteplici modi, rompendo i ghetti e le sette, avanzando verso l’incontro reale di coloro che camminano lungo percorsi comuni di lotta contro lo Stato, il carcere e il kapitale.

Questo è il momento dell’attacco costante e instancabile per far uscire il compagno da un regime di confino così vendicativo, dove lo si vuole seppellire per anni.

Un grido d’appello per la liberazione totale!

Una costante azione inflessibile fino alla distruzione dell’ultimo bastione della società carceraria.

Un abbraccio complice a Juan Sorroche, ad Anna Beniamino e Ivan Alocco dal sud del mondo dove ci accompagnano quotidianamente nelle nostre lotte e resistenze.

Ad Alfredo tutti i Newen e la forza immemore di chi ha dato la vita nella lotta per la libertà in ogni territorio ribelle di questo mondo marcio che vogliamo vedere cadere.

Liberiamo Alfredo Cospito dall’isolamento!

Contro il 41bis e tutti i regimi di reclusione, punizione e isolamento!

Morte allo Stato e lunga vita all’anarchia!!!

Amulepe taiñ weichan!!!

Finché ci sarà miseria ci sarà ribellione!!!

Marcelo Villarroel Sepúlveda

Prigioniero sovversivo antiautoritario

Cárcel empresa La Gonzalina, Rancagua,

territorio occupato dallo Stato cileno.

Fine novembre

2022